Quando la passione per i Welsh Corgi incontra il rigore scientifico di una vita
Chiunque abbia sfogliato anche solo una pagina dell’Enciclopedia del Welsh Corgi di Boris Kalakutai capisce immediatamente che non si tratta di un semplice manuale. È un’opera che respira, che pulsa di vita vissuta, dove ogni osservazione scientifica è temperata da un’umanità profonda.
“Ho applicato ai Corgi lo stesso metodo che usavo in odontoiatria,” spiega Kalakutai nel suo studio di Lerici, circondato da pile di appunti e fotografie. “Ogni paziente era unico, ogni bocca raccontava una storia. Ogni Corgi è un individuo, ogni comportamento ha le sue sfumature.”
L’idea nacque da una frustrazione. Dopo anni di ricerche, Kalakutai si era reso conto che la letteratura esistente sui Corgi era o troppo tecnica o troppo superficiale. Mancava qualcosa che unisse il rigore scientifico all’esperienza vissuta, che parlasse sia al veterinario che all’appassionato, che catturasse non solo l’anatomia ma l’anima della razza.
Il secondo volume, “Il Corgi nell’Arte e nella Cultura”, è forse il più rivelatore del metodo Kalakutai. Mesi di ricerca negli archivi di mezza Europa, migliaia di immagini analizzate, interviste con artisti, scrittori, registi. Ma non è un freddo catalogo: ogni apparizione del Corgi nell’arte viene contestualizzata, spiegata, vissuta.
“Quando ho scoperto che la Regina Elisabetta usava i suoi Corgi come strumento diplomatico, ho ripensato a come io stesso usavo la medicina durante il regime sovietico,” riflette. “Piccoli gesti che diventano ponti, piccoli esseri che portano grandi messaggi.”
La scrittura dell’enciclopedia è diventata anche un viaggio personale. Ogni capitolo ha richiesto non solo ricerca ma introspezione. Come spiegare il legame profondo tra umano e Corgi senza cadere nel sentimentalismo? Come mantenere l’obiettività scientifica quando si scrive di esseri che hanno condiviso la tua vita per decenni?
La risposta è nell’equilibrio. Pagine di analisi genetica si alternano a osservazioni poetiche sul comportamento. Tabelle di standard di razza convivono con aneddoti personali. È un’opera che rispetta l’intelligenza del lettore mentre ne tocca il cuore.
“Ogni Corgi che ho conosciuto mi ha insegnato qualcosa,” conclude Kalakutai. “Gabija mi ha insegnato la dignità nella vecchiaia. Neringa la gioia della scoperta. Banga la pazienza. L’enciclopedia è il mio modo di restituire questi doni, di condividere non solo conoscenza ma saggezza.”
A 75 anni, con nove volumi completati e l’ultimo in fase di rifinitura, Boris Kalakutai ha creato più di un’opera di riferimento. Ha creato un monumento all’amore tra specie, una testimonianza che la passione autentica, unita al rigore intellettuale, può produrre qualcosa di veramente straordinario.
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